AUTORE - PERIODO STORICO
Antichi Romani - 27 a.C.-68 d.C.
PROPRIETA'
Soprintendenza Speciale archeologica, Belle arti e Paesaggio di Roma
COLLOCAZIONE DELL'OPERA
Roma (Lazio) - Viale Galvano Della Volpe S.N.C.
FUTURA COLLOCAZIONE DELL'OPERA
Se sei un impresa la tua donazione oltre a generare valore per la comunità permette di migliorare il tuo rating di sostenibilità.
Secondo l'assessment ESG di Tecno, certificato da GRI, il tuo score per la "lettera S" potrebbe migliorare sino al 9%.
La Villa delle “Terme degli Stucchi dipinti” sorge nel suburbio sud-orientale di Roma. É un rinvenimento eccezionale nel panorama insediativo della campagna romana: a differenza di molte altre ville del suburbio romano, viene precocemente abbandonata alla fine del I sec. d.C. e non presenta rimaneggiamenti successivi.
La parte settentrionale dell’edificio consta di un grande impianto termale alimentato da una fornace e comprendente, oltre ai tipici ambienti per immersioni in acqua calda, tiepida e fredda, anche una “sauna” e una piscina alla cui vasca, dipinta in azzurro, si accedeva tramite una scala a gradoni.
A est di quest’ultima e a sud delle terme, si trova un grande cortile attorno al quale si articolano ambienti di servizio e per l’intrattenimento.
La parte meridionale è prevalentemente occupata da ambienti residenziali.
La ricca decorazione si mostra nei pavimenti con inserti e tessere di marmi policromi e pregiati, nei soffitti e nelle pareti dipinte.
Le pitture, ad affresco in rosso, giallo, azzurro, bianco e verde presentano un’articolazione in pannelli ed esibiscono un ricco repertorio di motivi figurati e non, talora completato da elementi decorativi e cornici in stucco dipinto; vanno infine menzionate una serie di lastre architettoniche in argilla con motivi a stampo, poste probabilmente a coronamento di un piccolo portico.
Vano corridoio della villa residenziale
Il rivestimento pavimentale del vano corridoio è realizzato con un conglomerato a base di malta mescolata con composti fittili e inserti di marmo (cementizio a base fittile), fortemente compattato e accuratamente livellato. Il piano di calpestio è costellato di scaglie bianche di palombino, inserti di calcare nero, giallo-ocra e verde, sparsi irregolarmente nel campo ad impreziosire la superficie che presenta una rubricatura rossa, nella parte più regolare e ampia del vano, e nera nella parte in cui il vano si apre a meridione, divenendo un corridoio.
Recupera il 65% dell’erogazione con l’Art Bonus